Bossoli ww2

Munizioni fino a 20mm
Zeus

Re: Bossoli ww2

Messaggio da Zeus »

Scusatemi se ho tralasciato le caratteristiche ma non conoscendole volevo solo far capire che per un neofita, esteticamente sono simili.
In effetti, dopo aver letto le vostre opinioni ho visto delle foto nel web che confermano la fattura canadese.
A questo punto mi sorge una domanda, dove faccio le mie piccole ricerche hanno combattuto i tedeschi contro partigiani e polacchi, forse anche gli inglesi, allora come mai ci sono bossoli americani e canadesi?
Forse i partigiani o i polacchi venivano riforniti usa?
Mah :?:
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Pivi
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Re: Bossoli ww2

Messaggio da Pivi »

I partigiani utilizzavano ogni arma che poteva essere loro utile , quindi possono benissimo aver utilizzato anche armamento americano.Anzi , certe armi come la pistola "liberator" cal 45 ACP sono state fabbricate appositamente per i partigiani,oltre ai normali rifornimenti di armi standard effettuati dagli alleati
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giovanni
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Re: Bossoli ww2

Messaggio da giovanni »

Ciao
confermo che la cartuccia è Canadese, naturalmente non posso esprimermi sul modello e l'eventuale variante
Vorrei specificare quanto affermato riguardo le misure etc...
Per dare un ulteriore aiuto alla comprensione dei neofiti i dati richiesti per l'identificazione delle cartucce sono perfettamente adattabili al riconoscimento delle cartucce civili che possiedono innumerevoli calibri che variano spesso per particolari a volte difficilmente distinguibili
Per le stesse esistono poi problemi di posizionamento temporale dato che nella grande maggioranza dei casi sono prive di data e/o di colorazione.
L'ultimo intoppo è dato dalla moltitudine di differenti palle che lo stesso tipo di calibro può montare, questo fa si che spesso non si possa dire quante varianti esistono di uno stesso modello (chi ricarica un calibro comune può montare molti tipi di palla) .
Tutti questi problemi fanno si che il collezionismo "civile" sia minore di quello militare e che nella maggior parte dei casi le cartucce appartenenti a questo genere abbiano un valore nettamente inferiore a quello delle consorelle "militari"

Per quelle militari e di polizia, in realtà, già dalla foto si risale abbastanza facilmente al calibro della cartuccia dato che i calibri utilizzati per tali scopi sono abbastanza ristretti e tutti conosciuti.
Le specifiche militari poi aiutano: dalle scritte sul fondello si risale alla nazionalità e spesso al modello prodotto o al suo caricamento, con le colorazioni (purtroppo spesso mancanti sugli esemplari di scavo) si può spesso capire il tipo di palla montata.
Il riconoscimento dei periodi di produzione è indubbiamente più facile in quanto, quasi sempre, è presente la data che permette inoltre una suddivisione più precisa degli esemplari, la stessa inoltre fa si che siano più difficili le falsificazioni (se volessero appiopparmi una cartuccia 7,92 Mauser con marchi SS del 40 saprei dagli studi che non può esistere come se mi presentassero una 6,5 del '29 con palla al tombacco si tratterebbe di un falso dato a quella data quel tipo di palla non esiteva....)
Per le militari è molto utile una calamita per riconoscere il tipo di palla e per capirne anche la composizione interna mentre per le misure sono spesso sufficenti diametro della palla e lunghezza del bossolo
Anche lo studio della carica di lancio (polvere) e del tipo di innesco aiuta a capire modello, nazionalità e periodo...
Unico neo di questa tipologia di collezione è il costo spesso proibitvo degli esemplari più rari, prodotti in pochissimi esemplari...
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Pivi
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Re: Bossoli ww2

Messaggio da Pivi »

Giovanni,il valore di una cartuccia non è un dato insito nel pezzo stesso ma è in relazione alla richiesta dei collezionisti .
Evidentemente le munizioni militari hanno valutazioni elevate perchè sono tanti i collezionisti specializzati in questo settore ( e come si vede in Italia disposti a spendere cifre folli per cose comunissime) . Questo è anche dovuto al fatto secondo me che,avendo passato due guerre mondiali , nel nostro paese i residuati bellici sono le cose più comuni che un'appassionato di armi e munizioni possa trovare all'inizio dell'attività di collezione ed è sempre più frequente che il raccoglitore prosegua poi sempre lo stesso interesse
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kanister
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Re: Bossoli ww2

Messaggio da kanister »

Pivi ha scritto:I partigiani utilizzavano ogni arma che poteva essere loro utile , quindi possono benissimo aver utilizzato anche armamento americano.Anzi , certe armi come la pistola "liberator" cal 45 ACP sono state fabbricate appositamente per i partigiani,oltre ai normali rifornimenti di armi standard effettuati dagli alleati
Ciao, concordo con te su tutto meno che sulla "Liberator". Fino a qualche tempo fa sarei stato d'accordo anche su questa, però recentemente sta emergendo che questa strana pistola monocolpo non è mai stata utilizzata dai partigiani. Secondo le ultime notizie tutte quelle giunte sul mercato ed anche quelle esposte nei vari musei vengono dai magazzini di un noto commerciante d'armi che le acquistò a suo tempo in blocco direttamente dagli arsenali americani.
Se vogliamo parlare di un'arma che finì essenzialmente in mano ai partigiani possiamo pensare all'UD m42, costruita per gli olandesi ma utilizzata solo dall'OSS proprio per rifornire i vari movimenti di resistenza.
Aggiungerei anche che dato che i polacchi erano armati all'inglese non vedo niente di strano nel fatto che usassero munizioni inglesi o canadesi.
ciao, g.u.
Zeus

Re: Bossoli ww2

Messaggio da Zeus »

Ciao,
Se questo bossolo è di fattura Canadese ma in dotazione all'esercito Inglese e se davvero quest'ultimo esercito ha rifornito anche i militari Polacchi tutto ha un senso.
Ho ritrovato nello stesso luogo sia i bossoli Americani che questi di fattura Canadese, in quella zona ci furono dieci giorni di dura battaglia tra Tedeschi e CIL uniti ai Polacchi.
Grazie delle vostre opinioni, a presto.
Zeus
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kanister
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Re: Bossoli ww2

Messaggio da kanister »

Ciao Zeus, non so quanto della storia della seconda guerra mondiale tu conosca, però tutti i "se" che esponi mi lasciano qualche dubbio.
Sai probabilmente che dopo l'invasione della Polonia vennero costituite diverse divisioni di polacchi in esilio che furono inquadrate alcune dagli inglesi ed alcune dai russi.
Quelle inquadrate dagli inglesi combatterono anche in Italia, testimoni i vari cimiteri esistenti, quale quello di Cassino. Logicamente inquadramento inglese voleva dire anche armamento inglese.
I canadesi invece facevano all'epoca parte dei Dominions, le colonie inglesi, e oltre ad essere armati all'inglese e partecipare attivamente alla guerra (cito solo Dieppe e la spiaggia Gold in Normandia) fornivano buona parte dell'armamento e del munizionamento alle truppe di tutte le nazioni collegate.
ciao, g.u.
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giovanni
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Re: Bossoli ww2

Messaggio da giovanni »

Ciao Pivi
non è la richiesta dei collezionisti a fare il valore dei pezzi richiesti, ma la richiesta in base alla disponibilità , del resto è così in tutti i campi collezionistici anche non militari (io ad esempio colleziono tra le altre cose anche conchiglie, e anche li accade lo stesso)
Facciamo l' esempio della 7,92 Nahpatrone tedesca, essendo stata fino ad oggi l'offerta inferiore alla richiesta è logico che il suo prezzo si sia innalzato sino ad arrivare intorno ai 70/80 €
Per arrivare a prezzi simili nelle civili occorre arrivare alle 600/700 NE, cartucce di tiratura limitata (e con un prezzo di acquisto di base al tiratore non proprio economico)
Concordo con te sul fatto che alcune cartucce, sopratutto in Italia, siano sopravvalutate, ma questo accade perchè esistono moltissimi raccoglitori che mettono in casa di tutto senza un senso logico e senza informarsi e studiare prima di dare una reale valutazione dei pezzi da acquistare. Al contrario alcune cartucce soprattutto Italiane e soprattutto all’estero non sono affatto valutate solo perché fino a poco tempo fa non esistevano studi seri in merito alla loro produzione.
Un collezionista serio non pagherà mai una cifra non congrua per un pezzo mancante anzi sarà più facile che faccia dei "colpacci" acquistando dei pezzi rari a prezzi stracciati ad esempio perchè il venditore non conosce il reale valore dei pezzi. (solo per fare un esempio due anni fa acquistai una quindicina di 7,92 KS Patrone al prezzo ridicolo di 1€ cad. da un museo negli U.S.A. dove erano catalogate come 30-06 in materiale plastico)

Permettimi di dissentire sulla tua spiegazione del perchè ci siano più collezionisti "militari" che "civili"
Tralasciando i raccoglitori, per i quali abbiamo già detto che non esistono logiche, e che spessissimo hanno collezioni formate in gran parte da munizioni civili (che sono di più facile reperimento nei poligoni o tra amici tiratori) e non richiedono lavorazioni particolari per essere detenute, la scelta di collezionare le militari , a mio avviso, è dettata da diversi fattori.
Innanzi tutto Il fascino storico, poi la certezza nel posizionamento temporale dovuto alla data richiesta dovuta ai capitolati militari.
La varietà di modelli, palle ,cariche dovute alle diverse esigenze belliche e agli sviluppi tecnici ne fanno un campo praticamente illimitato di collezionismo e di studio
Le tirature limitate di alcuni modelli rendono poi estremamente interessante la ricerca (anche se contribuiscono allo svuotamento del portafoglio) inoltre il fatto di conoscere con certezza i modelli adottati e le quantità prodotte permettono di dare un valore certo ai pezzi
Il fatto poi che esse vadano ad esaurirsi andando sempre più a diminuire ne sta facendo lievitare il prezzo rendendole un discreto investimento nel campo della militaria in genere
Non è vero poi che non si cambi tipo di collezione, molti collezionisti con il tempo si sono evoluti scegliendo campi specifici e a volte molto ristretti ma interessanti dal punto di vista degli studi.
Anch’io ad esempio ero partito con tutte le metalliche, successivamente sono passato a tutte le militari, poi ho ridotto a tutte le militari fino al 1945
A mio avviso la collezione delle “civili” comporta problemi minori di reperimento e questo porta a costi decisamente inferiori per cui rende appetibile questo branca di collezionismo soprattutto a chi non voglia impegnare grosse somme di denaro. Poi anche qui occorre distinguere tra “civili” in genere e l “Vintage” (d’epoca) che spesso hanno costi notevoli data la loro rarità ma qui iniziamo ad annoiare i lettori..
Ciao
Giovanni
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Pivi
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Re: Bossoli ww2

Messaggio da Pivi »

Scusa Giovanni ma avevo scritto il post di fretta. La mia frase " esistono molti collezionisti di cartucce militari" combacia con il tuo commento in quanto la richiesta è maggiormente orientata questo specifico campo,e spesso rivolta ad esemplari di non facile reperibilità , da qui il prezzo elevato . Ed è per questo che ritengo che il valore veniale non sia insito nella rarità in se del pezzo ma in base alla richiesta.Un esempio sono le cartucce a spillo da 15 mm che vengono vendute a prezzi oscillanti tra i 25 e i 35 euro , ma che vengono in secondo piano rispetto alle varianti dell' 8 x 57 . Pur essendo dei pezzi alquanto rari nelle aste che ho modo di visionare ci sono solo 2 o 3 offerte oppure rimangono invendute,mentre non ho mai visto un 8 x 57 o un 30/06 rimasto invenduto o che avesse meno di 8 - 10 offerte.Se ci fossero più collezionisti di cartucce a spillo il prezzo lieviterebbe anche a 50 - 80 euro ( in aste).Altro esempio è la cartuccia 12 mm Raphael , rarissima che ho visto invenduta in asta

Quanto allo snobbare certe cartucce , se non è scusabile da parte di collezionisti seri , è a mio parere giustificabile da un fatto "nazionalista" ( come noi italiani siamo interessati al 6,5 Carcano,gli americani sono interessati al 45/70 o al 30/06) oppure dall' "aura" leggendaria o la fama che accompagna certe cartucce ( "si,colleziono l'8 Mauser...vedi?Queste erano le cartucce usate dai nazisti" )

Aggiungo ai tuoi commenti riguardo il collezionismo militare che esso si sposa alla perfezione con la raccolta di buffetteria,elmetti,armi ecc relativi al munizionamento collezionato . Questo permette di espandere il proprio interesse

Ovvia e doverosa poi la tua precisazione sul collezionismo civile in sè e "vintage" . Se infatti è possibile recuperare in Italia o all'estero le munizioni "più popolari" , raccogliendo i diversi marchi bisogna anche ammettere che collezionare cartucce civili obsolete oppure a tiratura limitata è alquanto faticoso e non meno dispendioso che dedicarsi al collezionismo militare

Per quanto mi riguarda , grazie alle nostre illuminanti leggi a riguardo sono costretto a limitare la raccolta delle varie versioni militari , cerco comunque di avere qualche esemplare per calibro nelle varie versioni legalmente e facilmente detenibili...non i vari marchi perchè sennò mi ci vorrebbe un capannone per tenere tutto e dubito che continuerei ad avere una casa dopo...
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