12,7x99 BMG italiane

Munizioni fino a 20mm
Avatar utente
wyngo
Super Moderatore
Super Moderatore
Messaggi: 1734
Iscritto il: 05/08/2009, 12:27
Località: ITALIA

Re: 12,7x99 BMG italiane

Messaggio da wyngo »

chaingun ha scritto: 25/07/2017, 16:55 Rientra eccome nelle norme Nato. Solo che il calibro non viene contrassegnato con la croce nel cerchio. Probabilmente, perché viene ritenuto superfluo, in quanto in seno all'Alleanza atlantica il .50 viene utilizzato in pratica solo con una sola arma, cioè la mitragliatrice M2 Hb. Ovviamente oggi ci sono anche i fucili sniper in questo calibro, però secondo me il motivo di fondo è questo. Oppure, si è ritenuto di contrassegnare con la croce nel cerchio solo i calibri per armi portatili. In effetti mi pare che i calibri Nato "grossi", la croce nel cerchio non l'abbiano. Né il 20x102, né il 20x139, né il 25 mm Oerlikon, eccetera.
...buona sera...
Premetto che non sono uno specialista nelle munizioni leggere ma nella standardizzazione, lo sono un po di piu'...
La croce nel cerchio è simbolo NATO e certifica che quella munizione ( indipendentemente dal calibro) sia prodotta nel rispetto delle procedure che garantiscono determinati parametri balistici ma anche logistici( conservazione, resistenza e degradazione controllati) viene sempre apposta sulle munizioni che rispettano quello standard...le munizioni prive, sono impiegabili parimenti ma non garantiscono le stesse qualita'.
I fucili AMR in .50 di qualsiasi produzione possono impiegare le munizioni previste per le armi e le stesse possono essere a standard NATO, oppure commerciali ( ottimizzate, solide, etc) ovvero acquistate al libero commercio per ogni via.
Le munizioni citate ( 20mm e superiori) non appartengono alle munizioni per armi portatili ma sono classificate come artiglierie e sono sottoposte ad altri standard (STANAG) di marcatura e contrassegni e a differenza delle prime, hanno un codice colore specifico che in alcuni casi, esula addirittura da quello delle munizioni d'artiglieria classiche.
Lo STANAG NATO di produzione è uno standard che in passato era molto piu' diffuso, principalmente per i grossi depositi da guerra fredda e dai numeri ad essa conseguenti...successivamente si è passati a impiegare tutte le munizioni in scadenza per l'addestramento e poi a produrre specifiche munizioni a basso costo, non a STANAG NATO, per l'addestramento e per usi specifici, principalmente per ridurre le spese.
Le gare di appalto si fanno in zona NATO oppure UE e spunta il contratto chi offre meno...ecco perche' è difficile trovare alcune case nazionali...le nostre fabbriche sono ampiamente in grado di produrre secondo alti standard ma il mercato è ridotto e appannaggio di grosse multinazionali.

Francesco
L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.

Leonardo da Vinci
Rispondi