Lastrine Enfield italiane. Questa non la sapevo!

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chaingun
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Lastrine Enfield italiane. Questa non la sapevo!

Messaggio da chaingun »

Guardate un po'...
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Sulle piastrine, dopo le iniziali del produttore, c'è un numero romano. Si trovano numeri romani compresi tra I e VI. Evidentemente rappresenta il lotto e non il tipo di lastrina (che è sempre una Mark III).
Che ne dite?
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Andrea58
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Re: Lastrine Enfield italiane. Questa non la sapevo!

Messaggio da Andrea58 »

I numeri romani potrebbero essere relativi alla macchina che li produce oppure allo stampo.
Se non trovi stranezze non sei contento vero? [110.gif
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Re: Lastrine Enfield italiane. Questa non la sapevo!

Messaggio da Eniac »

Che sappiamo riguardo questa azienda Giollo & Martinelli? è la prima volta che la sento , strana anche la data di produzione , 1945......
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Re: Lastrine Enfield italiane. Questa non la sapevo!

Messaggio da OLD1973 »

E bravo Chaingun, veramente un bel colpetto! cartone perfetto e zero ossidazione sulle lastrine.
Il numero 1945 potrebbe essere il numero del contratto, non l'anno di produzione. Anche se la mia come ipotesi è un po' tirata per i capelli..... i pochi rimasti.
Nel 1945 avevamo bisogno di lastrine per gli enfield partigiani? O almeno così tanto bisogno da farli produrre da una ditta italiana? [137
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stecol
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Re: Lastrine Enfield italiane. Questa non la sapevo!

Messaggio da stecol »

Mai vista una roba del genere, molto interessante .... [264

Comunque nel 1945 c'erano anche sei gruppi da combattimento del CIL in prima linea, che come armamento leggero, Beretta 34 e MAB a parte, erano interamente equipaggiati con materiali inglesi. [249

Però concordo che quel 1945 molto probabilmente è il lotto e non l'anno, anche perchè il tipo di confezione e i caratteri di stampa fanno molto "Anni '50", almeno per come la vedo.

Ciao
Stefano
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Yuri
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Re: Lastrine Enfield italiane. Questa non la sapevo!

Messaggio da Yuri »

Posto le foto di questi manuali per armi inglesi tradotti e ristampati per l'esercito Italiano.
Il primo e relativo al cannone controaereo da 40mm stampato nel '44 mentre il secondo per l'enfield stampato nel '45.
Entrambe portano il timbro del 21°reggimento fanteria Cremona,penso uno dei primi reparti italiani ricostruiti dagli inglesi.
A questo punto penso che la scritta 1945 sia relativa all'anno di costruzione.(stessa data di stampa del manuale)
Ciao a tutti yuri
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chaingun
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Re: Lastrine Enfield italiane. Questa non la sapevo!

Messaggio da chaingun »

No, confermo, il 1945 è il numero del contratto. I manuali di istruzione furono realizzati a partire dal 1944 per la necessità di tradurli in italiano dall'inglese, ma fino alla fine della guerra tutto il materiale alleato ci fu dato dagli alleati, anche perché fino a guerra finita la produzione bellica delle nostre aziende (del centro-sud) non fu ripresa, perché probabilmente gli alleati non la autorizzarono in attesa di capire cosa fare di noi. Finora, queste piastrine le ho sempre trovate associate alla produzione di cartucce Bpd del 1951-52. Solo che fino a ora mi sembravano piastrine inglesi e non mi spiegavo come fosse possibile!
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Yuri
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Re: Lastrine Enfield italiane. Questa non la sapevo!

Messaggio da Yuri »

Quindi hanno riarmato reparti italiani con armamento inglese a partire dal '44?
Effettivamente ho delle scatole da 50 con munizioni marcate BPD 951-952,pensavo fossero per le breda safat 7,7?Sono in cartone con alveoli interni e carta azzurrina,purtroppo senza scritte.
Sta sera controllo tutte le lastrine per Enfield che ho e verifico eventuali marchi.

Ciao yuri
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chaingun
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Re: Lastrine Enfield italiane. Questa non la sapevo!

Messaggio da chaingun »

Sì, durante la cosiddetta cobelligeranza i nostri reparti erano equipaggiati in massima parte con armamento, vestiario, equipaggiamento inglese. C'erano, comunque, eccezioni. Gli ufficiali, infatti, per esempio spesso portavano comunque la loro Beretta 34 e i paracadutisti avevano i Mab. In ogni caso, la maggior parte dei reparti aveva Enfield e Thompson.
Ricordo anni fa di essere venuto in possesso del libretto personale di un militare del gruppo di combattimento Legnano, assegnato all'artiglieria controcarri (pezzo inglese da 3 pollici), a cui risultava assegnato il mitra Thompson con 200 cartucce.
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