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Inviato: 13/12/2007, 11:42
da kanister
Ciao Stecol, mi scuso ancora una volta per essermi espresso male su alcuni punti:
- lo sten sarebbe stato adottato comunque, quello che all'epoca faceva gola era il lotto di cartucce italiana catturate. Tutte le nostre affermazioni sono purtroppo viziate dal "senno di poi". Oggi sappiamo le differenze tra 9para e 9M38 ma sei sicuro che all'epoca le avessero valutate? E siamo sicuri che i generali inglesi avessero bene in mente quale doveva essere l'uso di un'arma sempre affamata? Se, come sembra, l'avevano valutata come incrocio tra una pistola ed un fucile forse pensavano a consumi minori e quindi a minori necessità, tanto che vengono sempre lamentate "shortages of 9mm ammunitions" e nel Laidler c'è un capitolo apposito.
- la mia affermazione circa la precisione si riferiva allo sten e non al mab, ed appunto allo sten si riferisce il Gen. Farina nei suoi scritti.
- ho limitato il discorso a sole due cartucce perchè quelle erano disponibili in quegli anni e su quelle solamente dobbiamo discutere, non certamente su materiale di oggi.
Ciao

Inviato: 13/12/2007, 12:44
da stecol
Kanister non ti scusare di nulla.
Per me adesso è come se si stesse chiacchierando in un rustico col caminetto acceso e un buon bicchiere di vino da centellinare tra uno stuzzichino e l'altro.
Certo in questo momento non sto nel rustico e difetto di vino e stuzzichini, ma che ci vuoi fare !

Credo che le differenze tra 9para e 9M38 gli inglesi le avessero valutate, anche perche i servizi tecnici britannici avranno sicuramente valutato il materiale catturato. Che poi i generali inglesi no lo avessero capito, non mi stupirebbe, in fondo provengono dai ranghi dei colonnelli ! (La battutaccia non è mia, viene da uno stimatissimo tenente colonnello).

La digressione sul 9x21 era dedicata a Blaster Twins che chiedeva lumi sui calibri e mi è sembrato giusto parlarne.

Che cos'è il Laidler ? Credo di non conoscerlo.

Ciao
Stefano

Inviato: 13/12/2007, 13:39
da kanister
Il Laidler è l'autore di due libri per me interessanti. "The sten machine carbine" e "The guns of Dagenham" entrambi pubblicati dalla Collector Grade Pubblications. Li trovo estremamente ben documentati e pieni di notizie imperdibili.
Ciao

Inviato: 13/12/2007, 14:07
da stecol
Adesso che mi hai detto i titoli ho capito.
Libri veramente ben fatti, degni della migliore produzione anglosassone.
Ho avuto modo di sfogliare il primo in casa di un amico, leggicchiando qua e là ed avevo già preventivato di ordinarlo.

Grazie
Stefano

Inviato: 13/12/2007, 14:16
da kanister
Se ti può interessare mi è giunto oggi il catalogo di Tuttostoria e lo hanno nuovamente a 60 euro.
Ciao

Inviato: 13/12/2007, 15:25
da stecol
Il catalogo mi è arrivato ieri e stasera me lo studio per benino [vedo] che ho una crisi di astinenza da ordine di libri che mi dura da qualche mese.

Ordina, ordina, ordina .....[ff][ff][ff]

Ciao
Stefano

Inviato: 13/12/2007, 17:21
da Aorta10
Questa discussione è molto interessante,avevo già sentito la vicenda di kanister in Africa,ma in realtà si tratta solo di un bottino di guerra come tanti altri,che ha inciso molto poco con l'utilizzo dello Sten in quel periodo e in quelle zone...La Produzione dei 9 parabellum da parte Ingle tra 1940 e 1942 è stata scarsa,cosa però poco sentita in quanto gli aiuti Americani dal '40 si sono dimostrati più che sufficenti al fabisogno Inglese.Mi vorrei soffermare sull'utilizzo dei 9mm M38 da parte di altri mitra,come tutti sappiamo la 9 M38 Italiana è più potente di qualsiasi 9 parabellum dell'epoca,questo incide poco sulla meccanicha delle pistole mitragliatrici alleate e non,abituate alle sollecitazioni del sistema automatico...Il problema di questa cartuccia è l'utilizzo nelle pistole.I tedesci(come ho avuto prova in centinaia di scavi in linea Gotica)hanno fatto un utilizzo massiccio delle nostre cartucce principalmente sulle MP40 e non per mancanza di munizioni ma semplicemente perchè la prima regola della guerra è che niente deve essere buttato...

Inviato: 13/12/2007, 21:14
da artu44
Aorta10 ha scritto:
Questa discussione è molto interessante,avevo già sentito la vicenda di kanister in Africa,ma in realtà si tratta solo di un bottino di guerra come tanti altri,che ha inciso molto poco con l'utilizzo dello Sten in quel periodo e in quelle zone...La Produzione dei 9 parabellum da parte Ingle tra 1940 e 1942 è stata scarsa,cosa però poco sentita in quanto gli aiuti Americani dal '40 si sono dimostrati più che sufficenti al fabisogno Inglese.Mi vorrei soffermare sull'utilizzo dei 9mm M38 da parte di altri mitra,come tutti sappiamo la 9 M38 Italiana è più potente di qualsiasi 9 parabellum dell'epoca,questo incide poco sulla meccanicha delle pistole mitragliatrici alleate e non,abituate alle sollecitazioni del sistema automatico...Il problema di questa cartuccia è l'utilizzo nelle pistole.I tedesci(come ho avuto prova in centinaia di scavi in linea Gotica)hanno fatto un utilizzo massiccio delle nostre cartucce principalmente sulle MP40 e non per mancanza di munizioni ma semplicemente perchè la prima regola della guerra è che niente deve essere buttato...
Il problema dell'utilizzo dell 9mm M38 in MP con canne da 20cm scarsi non incide sulla meccanica ma sul tiro, gran scrolloni e fiammate di bocca inutili. Certamente sulle pistole è micidiale, in gioventù ho visto qualcuno a quattro zampe in un prato cercare il coperchietto ed altri pezzettini di P38 dopo un tiro di M38.

Inviato: 13/12/2007, 22:29
da kanister
Solo per fare un'ipotesi, non è possibile che l'eccessiva dispersione dei proiettili riscontrata negli sten partigiani sia dovuta proprio all'uso di munizioni errate? Non credo che i partigiani conoscessero la differenza tra 9para di produzione inglese, tedesca o canadese e 9M38 italiani. Cercando in montagna abbiamo trovato i resti di un caricatore di sten in cui erano frammischiate cartucce tedesche, italiane e canadesi. Se quel caricatore fosse stato usato quale precisione avrebbe generato?
Ciao

Inviato: 14/12/2007, 9:03
da stecol
Scarsa comunque e non per colpa delle munizioni, che erano più o meno tutte di buona qualità. Ma dato che la distanza d'impiego dello Sten in tiro automatico era al massimo di 20-30 mt., avrebbero fatto comunque il loro lavoro.

Ciao
Stefano