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Re: DIE GROSS BERTHA

Inviato: 28/05/2009, 18:25
da Waffen
Vorrei porre una domanda forse anche stupida.....Dove sono adesso questi cannoni?Li ha qualche museo?

Ciao Stefano

Re: DIE GROSS BERTHA

Inviato: 28/05/2009, 20:42
da Oklahoma BANNATO
Caro Giovanni ,ho letto con molto interesse quanto hai descritto .
Io , mi sono occupato per decenni sui fatti della I G G . Mio nonno era infatti mitragliere sul Monte Hermada .
La zona che tu nomini , era sede di ospedali (di prima linea ) e di baraccamenti militari .
A quanto mi risulta Die Grosse Berte operava in Francia e non qua da noi , ma sopratutto non vedo il motivo di un simile mortaio in quella zona . Un proiettile aveva un costo , ad oggi , di oltre 5000 Euro ed era usato solo contro fortezze o simili fortificazioni , nè Gorizia , nè il Sabotino tanto meno Monfalcone aveva obiettivi simili .
I cannoni italiani ,che bombardavano l'Ermada erano bel oltre la portata di ogni mortaio .
Un possente mortaio , però , documentato in tutti i libri che parlano della zona del monte Hermada , era piazzato in una dolina vicino a Ceroglie in zona ora italiana . Si può vedere ancora la caverna dei serventi con i graffiti sulle pareti .
Era stato trascinato dalla sua motrice ,nelle foto è parcheggiata vicino . Per il rifornimento dei proiettili ,credo sia stato realizzata una linea ferroviaria Decauville con piccola locomotiva a vapore.
Il mortaio , o un suo simile , si trova a Vienna al Herren Museum .
Di più non ricordo ,sono anni che della zona non mi occupo più ,ma non farai fatica a trovare della documentazione in merito
Credo nè parli diffusamente il libro " Fortezza Ermada "

Re: DIE GROSS BERTHA

Inviato: 22/01/2012, 12:13
da giovanni47
Buon giorno a tutti.
Devo premettere che una diecina di giorni fa ho inserito, in questa stessa stanza, una richiesta di informazioni con il solo fine di poter conoscere il significato di alcune sigle alfanumeriche rilevate su di una mappa militare AU della WW1, rintracciata pochi mesi addietro e che fa parte di una documentazione, non facilmente acquisita, relativa a quanto già trattato nel 2009 in questo topic.
Pur se, per comprensibili difficoltà, non ho ottenuto il risultato sperato e per non far cadere nell’oblìo quanto ho potuto reperire, desidero condividere, sperando di fare cosa gradita, il frutto della ricerca.
Per prima cosa però e ricollegandomi al suo intervento di allora, replico al sempre zelante Andrea, purtroppo con molto ritardo, che mi è stato impossibile rintracciare in loco qualche segno di massicciata perché da valide informazioni assunte gli AU, pochi mesi prima dalla fine del conflitto, provvidero a bonificare completamente la zona, forse per far scomparire qualsiasi traccia di armamenti in loco.
Allegati:
1 - Salita verso Sv. Katarina. Villaggio di Šibelji e sullo sfondo le tre “gobbe” del monte Hermada.

2 - Sv. Katarina. Piccolo castelliere adibito nei secoli a diverse funzioni e dove, durante la WW1, gli AU allocarono l’osservatorio di puntamento per gli armamenti sottostanti.
3 e 4 - Interni.
5 - Monte Sabotino visto dall’osservatorio.
6 - Monte Hermada. Al centro, con difficoltà dovuta al ridimensionamento dell’immagine, si può intravedere la torre del cantiere navale di Monfalcone.
7 - Porzione di mappa militare AU relativa ai luoghi interessati già noti: Sv. Katarina, Ov?njak o Vouzniack, Ka?nic o Kazniack ed al nuovo Železna Vrata.

8 -Carta topografica attuale, scala 1: 25000. Scheda catasto austriaco franceschino 1821: http://www.gov.si/arhiv/kataster/imgb/g/g197a02.jpg
9 - Tabella indicativa località Železna Vrata.

10 - Sito attuale ex postazione “3/4 B” cal. 420.
La fotografia di questo pezzo, in posizione di fuoco ed alla massima elevazione, può essere visionata a pag. 54 della pubblicazione di Michal Prašil: “Škoda heavy guns” – Schiffer Publishing Ltd. - 1997 - Atglen, PA 19310.
11 - Entrata ex postazione “5/3 B”.
12 - Sito attuale ex postazione “5/3 B” cal. 420.
13 - Howitzer Škoda “Gertrud 1917” del quale, purtroppo, non è stato possibile rintracciare l’ esatta ubicazione durante la WW1. Considerato però il collegamento “fisico” con la mappa del punto 7, nulla vieta di pensare che possa essere uno dei pezzi di artiglieria in discorso: per questo, ogni eventuale notizia in proposito sarà la benvenuta.


L’armamento “2/7 R” è già stato trattato nel 2009; andrebbe però variato nel calibro (da 420 a 380), e probabilmente anche nel tipo.

Spero così di poter concorrere a far rettificare qualche cognizione consolidata sull’argomento, dimostrando come sia talvolta opportuno tenere in adeguata considerazione anche la “vox populi” che, pur essendo talvolta fantasioso frutto dell’immaginario popolare è tuttavia molte volte più fondata e realistica di quel che si pensa.
Fine

Giovanni47

Re: DIE GROSS BERTHA

Inviato: 22/01/2012, 14:47
da fert
ciao giovanni47
cio che hai fatto è sicuramente un buon lavoro degno di nota, complimenti e grazie per averlo condivisio con noi.
La vox populi va tenuta in considerazione, il passo successivo è questo che hai fatto tu, analizzare i fatti con documenti e rilevazioni.
E' chiaro che non si tratta dell'arma tedesca, ma bensi di cannoni austriaci come suggerito nei post precedenti. Questo è il motivo per cui gli utenti, me compreso, dubitavano del tuo scritto.
saluti

Re: DIE GROSS BERTHA

Inviato: 22/01/2012, 18:45
da Andrea58
Che aggiunta!!! [1495 [1495
Devo dire che adesso capisco le tue domande in quel post, avevi trovato un altro tassello del puzzle.
Mi meraviglia comunque che siano riusciti a togliere la massicciata, probabilmente si nota poco per la natura pietrosa dei luoghi.
Oppure avevano fatto lo massicciata leggera interponendo dei tavolati. Una volta tolti quelli è difficile capire dove fosse se è cresciuta sopra la vegetazione.
Google non ti è d'aiuto nella cosa? A volte si riescono a scorgere piccoli particolari indicativi dato che non stiamo parlando di un 75 mm.
Ripeto, bellissimo servizio o meglio ricerca. [264

Re: DIE GROSS BERTHA

Inviato: 22/01/2012, 22:00
da giovanni47
Ciao Andrea, potrebbe essere che la bonifica comprendesse anche la copertura del sito, se non totale, con terra forse da riporto.
Infatti la zona, ai giorni nostri, è perfettamente pianeggiante, prativa e nulla lascia supporre cosa possa esserci sotto.
Bisognerebbe scavare, però dobbiamo tenere presente che la zona non è demaniale, ma di proprietà.
Giovanni47

Re: DIE GROSS BERTHA

Inviato: 23/01/2012, 0:07
da Andrea58
giovanni47 ha scritto:Ciao Andrea, potrebbe essere che la bonifica comprendesse anche la copertura del sito, se non totale, con terra forse da riporto.
Infatti la zona, ai giorni nostri, è perfettamente pianeggiante, prativa e nulla lascia supporre cosa possa esserci sotto.
Bisognerebbe scavare, però dobbiamo tenere presente che la zona non è demaniale, ma di proprietà.
Giovanni47
Visto che ormai è una sfida potresti provare con una sonda come i tombaroli. Non rovina niente e da qualche indizio.