BF 109 F-4 Trop

Munizioni oltre 20mm
Cpl_Cippa_Lippa

BF 109 F-4 Trop

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Ciao!

Partendo dal fatto che il Messerschmitt BF 109 aveva un armamento costituito da due mitragliatrici da 13 mm e tre cannoni da 30 mm e che ne vennero costruite oltre 50 modelli, chi mi saprebbe dire che tipo di calibro avevano le mitragliatrici installate sul BF 109 F-4 Trop?

Manu
Cpl_Cippa_Lippa

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Non mi direte che vi ho messo in crisi![8)]
silent brother

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Due MG17 cal. 8x57?
Cpl_Cippa_Lippa

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non lo so, è per questo che ho posto la domanda: stavo cercando di capire come è possibile che Hans Joachim Marseille potesse abbattere un caccia nemico con soli 15 colpi del suo Gelbe 14.
Per ogni attacco sparava raffiche molto brevi, ma dirette all'abitacolo e alla zona motore. Dato che sto scrivendo un articolo su di lui, mi incuriosiva il fatto che riuscisse a collimare il bersaglio e sparare 15 colpi circa dalle mitragliatrici del suo BF 109 in un lasso di tempo estremamente breve.
Assai più breve della media degli assi tedeschi, americani e britannici.
silent brother

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Peo

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Cippa, il Bf 109 F4 Trop montava un cannone coassiale sparante attraverso l'ogiva dell'elica MG151 da 20 mm e due mitragliatrici MG 17 da 7,92 mm sopra il cofano motore sincronizzate e sparanti attraverso il disco dell'elica.
Per di più la versione Trop montava a bordo un fucile, non so dirti che modello, un' equipaggiamento di sopravvivenza.
Il caccia montava un filtro antisabbia, visto il teatro operativo in cui era impiegato.
[ciao2]
Cpl_Cippa_Lippa

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Grazie mille ragazzi, gentilissimi!
silent brother

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Di niente![;)][ciao2]
Peo

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Cippa ho tradotto tempo fa dall'inglese la biografia di Marseille "La Stella d'Africa" e qui viene descritta la straordinaria vista di questo pilota, che riusciva a scorgere il nemico con largo anticipo e quindi porsi in posizione favorevole all'ingaggio; l'incredibile resistenza (nonostante il fisico mingherlino) alle alte accellerazioni di garvità i cosidetti "G" che sono la risultante delle manovre con assetti accentuati.
Per di più lui aveva messo in atto una tecnica personale contro la formazione difensiva messa in atto dai caccia britannici.
Gli anglosassoni, in caso di attacco, si disponevano in circolo in modo che ogn'uno di loro aveva sempre un compagno che difendeva la coda di quello davanti; e questa formazione sembrava vincente.
Marseille pensò di attaccare questa formazione picchiando dall'alto su uno degli avversari (in questo modo aveva un buon punto di mira sia sul motore che sull'abitacolo) manteneva una buona velocità per il disingaggio in puicchiata, e con la velocità residua tornava velocemente in cabrata verso il caccia nemico successivo colpendolo in cabrata nel ventre nei punti vitali.
Il giochetto che richiama un po il movimento che fà l'ago nel ricamo, continuava così per varie volte, e questo contribuiva al poco dispendio di colpi delle armi di bordo.
In più Marseille era molto abile nel tiro a deflessione; in virata se si mira al velivolo che si segue, si vedranno le traccianti fuggire via in senso contrario. Questo perchè ovviamente le pallottole non hanno una traiettoria curva. Allora il tiro a deflessione consiste nel mirare verso un punto davanti il velivolo da colpire in modo che quando sarà nel punto di mira incontrerà i proiettili. Più stretta è la virata e più avanti bisogna mirare.
Spero di essere stato chiaro.[ciao2][ciao2]
Viper 4

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Complimenti a Peo e Silent..
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