6,5 X 52 Mod. 1891

Munizioni fino a 20mm
walzi

6,5 X 52 Mod. 1891

Messaggio da walzi »

Salve
ecco qualche pacchettino di questa gloriosa munizione italiana a cui tanto siamo affezionati
Un saluto [:D]
Allegati
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gqk

Messaggio da gqk »

Ciao , io sono un appassionato di 91 (e piccolo collezionista),ma non sono mai riuscito a trovare una confezione di munizioni bella come quella che ci hai mostrato.
Le domande sono:
Si possono detenere legalmente ?
Dove eventualmente le posso cercare?
Salve
Lafitte

Messaggio da Lafitte »

Eccoci Walzi!
A compendio ne posto delle altre in uso fino alla fine della II° guerra mondiale! le scatoline mi hanno sempre appassionato!
Eheheheh!! Direi che la cartuccia m.1891 ha accompagnato per quasi 100 anni il nostro esercito, non male per un calibro ritenuto da molti insufficiente alla guerra moderna! Tutto sommato a parte la rusticità delle impermeabilizzazioni la cartuccia era più o meno equivalente alle altre in uso nelle altre nazioni fino alla vigilia della II° guerra mondiale, perdipiù a differenza di quasi tutti gli altri fucili il 91 poteva sparare un colpo in più!
Considerata troppo poco potente e leggera, ricordo a tutti che sparata con il fucile a 2 km l'ogiva ammaccava una lamiera di 3 mm!!! Non avrei voluto trovarmi nella sua traiettoria neppure a quella distanza!!

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Scatoletta per cartuccie a salve prebellica
Capua 1913 + La croce veniva stampigliata anche sulla parte centrale del caricatore serviva per distinguere i pacchetti a salve da quelli ordinari.
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Scatoletta per cartucce ordinarie però con la dicitura Caricatori in Latta.
Bologna Pirotecnico 1917
I caricatori in latta, (ferro) che a differenza di quelli II° guerra erano in ferro stagnato anzichè bruniti furono introdotti già nel 1916 per risparmiare metallo nobile.
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Scatoletta transizionale del 37. Riporta il tipo di caricamento a Solenite. Bologna 1937.
Come si può vedere ancora nel 37 i pacchetti erano con la vecchia foggia composti con cartone, carta e garza, la cui apertura determinava la distruzione del coperchio superiore, successivamente le scatolette assumeranno la classica forma con coperchio ad apertura a libro conservata anche nel II° dopoguerra.
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Scatoletta per cartuccie ordinarie cal 7,35, introdotte nel 1938
SMI Campo Tizzoro caricamento a Nitrocellulosa Pura, lotto di fabbricazione 1939.
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Scatoletta per cartucce per tiro ridotto m.39.
Pirotecnico Bologna cal 6,5 con borra di cotone e piccola carica in Balistite Grafitata.
Tali cartucce erano solitamente utilizzate nei campi di tiro al bersaglio e nei poligoni.
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Scatoletta per cartuccie a salve cal 6.5.
Pirotecnico Capua 1941, Balistite grattuggiata.
Le cartucce a salve avevano vari tipi di palle da prima in carta successivamente in legno tinto di rosso. Questa scatoletta se pur vuota come tutte le altre conserva ancora il piombino di garanzia.
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Scatoletta per cartuccie ordinarie cal 6.5.
SMI, Campo Tizzoro, 1941 carica a Solenite.
Queste furono le classiche scatolette in uso durante la II° guerra mondiale.
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Variante della precedente prodotta dal Pirotecnico di Bologna nel 1943
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Scatoletta per 50 cartucce sciolte in calibro 6,5.
BPD Colleferro 1940, carica Solentite.
Queste scatolette contenevano 50 cartucce sciolte, a rigor di logica utilizzate per confezionare 2 caricatori per fucile mitragliatore Breda m.30, o per i caricatori metallici da 25 colpi per le Fiat m.35. La forma della pallottola sul disegno farebbe pensare che le ogive avessero lo stesso profilo di quelle in cal 8, in realtà conservavano lo stesso profilo delle classiche m.1891.
Le cartucce per il Breda 30 conservavano l'ogiva nichelata e non ramata come quelle dei 91 ordinari per motivi legati alla rigatura della canna.

Per Gqk, le scatolette non sono di facilissima reperibilità, bisognerebbe provare in qualche vecchia armeria, fiere specializzate o mercatini, Essendo accessori quasi superfli hanno fatto tutte una brutta fine, al momento dell' uso!
Le cartucce da collezione se non in possesso di una licenza specifica si possono detenere solo se scariche ed ispezionabili e con fondello spento, non occorre forarle perchè oltre a rovinare il pezzo in termini di offensività perdono poco o nulla della loro eventuale efficacia.
Direi che è anche un crimine storico utilizzare per gli aventi diritto cartucce originali in poligoni di tiro, le cartucce anzianotte sono alquanto rare e non più riutilizzabili a differenza dei bossoli prodotti dai moderni opifici.
Anche le cariche di infiammazione, possono aver perso di stabilità ed efficacia visto che le nostre cartucce non brillarono mai per assoluta impermeabilità!
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Centerfire
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Messaggio da Centerfire »

Ho sempre avuto l'impressione che la ricerca e raccolta delle scatolette fosse l'attività più difficile nell'ambito del collezionismo di munizioni....
Bellissime ed invidiatissime!
Con tutti gli anni che si portano indosso è un miracolo che siano sopravvissute alle varie vicende d'Italia ed all'umidità!
Il materiale cartaceo ha una vita generalmente molto più corta dei pezzi metallici.....
Lafitte

Messaggio da Lafitte »

Ciao Centerfire!! Si in effetti hai ragione, diciamo che quelle per cartucce ordinarie della II guerra possono essere reletivamente facili da recuperare, in quanto può essere che in qualche magazzino si siano salvate, quelle speciali o a salve invece sono più difficili da recuperare anche alla luce del fatto che proporzionalmente ne furono prodotte molte di meno.
Contrariamente a quello che si può pensare anche le I° guerra non sono di facile reperibilità anche se di cartucce ne furono prodotte più di 4 miliardi di pezzi, vuoi le usate, vuoi le perse, vuoi le riutilizzate nel dopoguerra, vuoi il fatto che erano molto più delicate di quelle II° guerra, si sono quasi estinte tutte!!
L'esemplare di Walzi del 15, tra l'altro per coincidenza uguale a un mio esemplare (sia nel fabbricante che nell' anno di produzione ma non nella conservazione visto che la mia è di scavo) è veramente ben conservata!
Comunque mai disperare, qualcosa di nuovo esce sempre! Bisogna solo avere un po di fortuna perchè i pezzi prodotti in questi casi furono veramente milioni!!
Sono pezzi tutto sommato umili ma interessanti
walzi

Messaggio da walzi »

Ad abundantiam............... chi più ne ha più ne metta, cavoli Lafi ecché ? si scherza !
Complimentissimi, bella collezione di cartoncini, veramente belli.
Per ggk: non saprei cosa suggerirti per il reperimento di questi sfiziosi oggetti, non conosco molto il mercato del collezionismo di munizioni, non avrei la minima idea dove si possano trovare e/o acquistare, penso che ci voglia anche un attimo di fortuna.
Quelle che ho postato sono fortuite e di sano ritrovamento ruspante in soffitta.
Per la tua domanda sulla detenzione legale nel mio caso devo dirti che, avendo tutti i requisiti di legge, ho semplicemente denunciato la detenzione, così come sono.
Per gli altri casi penso che possa andare bene il discorso della inertizzazione di cui ha fatto cenno Lafitte con tutti i doverosi consigli del caso.
Un saluto [:D]
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giovanni
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Messaggio da giovanni »

Ciao
complimenti a tutti per le scatole, speriamo che in futuro in Italia il collezionismo di questi reperti prenda piede come all'estero, spesso infatti, dal loro studio si riesce a risalire a dati mancanti su alcuni tipi di cartuccia.
Con l'occasione volevo comunque fare una precisazione sulla domanda di Ggk: non esiste nessuna normativa che vieti la collezione di ex munizioni (dato che di questo si tratta) prive di carica di lancio. Altresì non esiste nessuna norma che obblighi alla foratura dei bossoli o all'inertizzazione dell'innesco (tant'è che si possono comprare o farsi spedire anche bossoli preinnescati senza avere bisogno del porto d'armi)
Il dubbio nasce solo per le munizioni "da guerra" per la definizione delle quali a livello di giurispudenza, a quanto mi risulta, pare valere il fatto che debbano essere munizioni utilizzate <font color="red">solo</font id="red"> su armi prettamente militari (altrimenti si incorre nel caso del .223 alias 5,56 NATO o del 308 Win. alias 7,62 NATO ) altamente offensive e con possibilità di tiro a raffica.
A titolo di curiosità lo stesso Esercito Italiano non considerà più armi da guerra le pistole ( e il 9 Para allora? ) e reputa inefficenti (se non testate e marchiate periodicamente) le cartucce aventi più di 20 anni, per cui immaginatevi quanto siano chiare le definizioni.
Su come si potrebbero sparare poi cartucce prive di carica di lancio e magari utilizzate da armi scomparse da decenni o presenti solo in musei data la loro non facile occultabilità (ad es. le contraere...)resta il mistero.
per quanto riguarda poi l'innesco anch'io lo inertizzo, ma per ragioni di sicurezza, con prodotti chimici. In quanto alla presunta facile ispezionabilità delle cartucce, che per altro ufficialmente non mi risulta , è sufficente inserire al loro interno una sferetta o bulloncino o piombino che faccia chiaramente intuire che sono vuote
ciao Giovanni
gqk

Messaggio da gqk »

Grazie per la risposta , ma io intendevo un'altra cosa , non mi sono spiegato ed è colpa mia.
Io colleziono armi ed ho sia il P.A. che la licenza di collezione per armi comuni.
Ho in denuncia un certo numero di colpi per il 91 sia in 7,35x51 che in 6,5x52 che ricarico.
Il punto è se detengo colpi efficenti in 6,5x52 chiaramente di costruzione militare e magari colpi sempre in 6,5 nelle varie varianti (salve, carica ridotta, mitragia ,esercitazione etc)è legale?
Grazie
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axel1899
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Messaggio da axel1899 »

Sconsiglio vivamente una visita all'Armeria Nord Ovest di Torino [:p] Io ci andai, quasi per caso, uscito dalla Regaltorino dello scorso anno... e rischiai un infarto alla vista di centinaia di pacchetti di munizioni d'epoca perfidamente esposti .... perfidamente dato che pare che il titolare (persona squsita) li collezioni e non li venda...

la prossima volta che avrò occasione di passare da quelle parti proverò a proporgli dei cambi ....

axel 1899
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Messaggio da axel1899 »

walzorzi e Lafitte ... sappiate che Vi invidio molto [:D]

complimenti

axel 1899
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