ABC - Sedi inneschi
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ABC - Sedi inneschi
Questa mia domanda dovrebbe essere quasi l'ABC del "cartucciologo", ma confesso che sono anni che mi domando: come si fanno le sedi degli inneschi?
Vabbè, ai boxer posso arrivarci..... [255
Ma i forellini dei berdan? Il risparmio di un forellino nelle germaniche identificate dal trattino era veramente un risparmio di una fase di lavorazione?
La sede dei nostri 6,5 (berdan+bombatura), come veniva ottenuta? solo per stampaggio dall'interno o la foratura era eseguita a parte?
Perdonate la raffica di domande in salsa banale, ma giuro che...
Grazie in anticipo a tutti
Vabbè, ai boxer posso arrivarci..... [255
Ma i forellini dei berdan? Il risparmio di un forellino nelle germaniche identificate dal trattino era veramente un risparmio di una fase di lavorazione?
La sede dei nostri 6,5 (berdan+bombatura), come veniva ottenuta? solo per stampaggio dall'interno o la foratura era eseguita a parte?
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Old1973
Si vis pacem, para bellum.
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Re: ABC - Sedi inneschi
Io credo che il tutto venga ottenuto per stampaggio , fori ed incudine compresi , premetto che non ho mai visto lo stampaggio dei bossoli , però nel mio lavoro usiamo delle presse per realizzare dei profili anche molto complessi ed in TUTTE le realizzazioni i fori vengono realizzati sempre per stampaggio , ovviamente un bossolo non è realizzato in un sol colpo di maglio ma subisce diversi stampaggi con altrettanti controstampi prima di arrivare al risultato finale , avrai certamente visto quei quadretti che mostrano le varie fasi di lavorazione dei bossoli ..... Ovviamente i controstampi hanno un costo e le parti che si rovinano prima e che alzano il costo dello stampo stesso sono le piu sottili, nel caso dei bossoli appunto i perni per eseguire i fori dell'innesco, per cui risparmiarne uno significa un costo notevolmente piu basso .
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Re: ABC - Sedi inneschi
Eniac, scusa: se sto' capendo bene i forellini di meno di un mm (in certi casi) degli inneschi berdan vengono realizzati per estrusione del tondino in una fase di stampaggio????????????
HAi ragionissima che allora i punzoni ed i controstampi andassero a ramengo velocemente!
Io credevo che i forellini fossero fatti con un passaggio macchina di trapano....
Ok grazie mille!
Ciao!
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Old1973
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- giorgio16
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Re: ABC - Sedi inneschi
Confermo quanto scritto da Eniac , i bossoli vengono costruiti quasi completamente per stampaggio.
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Re: ABC - Sedi inneschi
Potrei sbagliarmi, ma nutro dubbi sul fatto che i fori venissero eseguiti per stampaggio, almeno per il munizionamento datato… Ho sezionato decine e di bossoli militari con innesco tipo Berdan e boxer, di tutte le epoche e nazioni e ho potuto accertare che spesso i fori di vampa in particolare sui berdan non sono in asse, esempio guardando i fori in posizione di ore 3 e ore 9 ho notato (ovviamente nello stesso calibro e lotto) piccole differenze dei buchi, ad ore 3 a ore10, ore 3 ore 10,30 eccetera. A meno che non abbiano utilizzato diverse matrici a pressione per ottenere i fori, presumo che siano stati realizzati manualmente.
- Eniac
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Re: ABC - Sedi inneschi
Se fossero poche decine di pezzi potrei anche starci , ma qui parliamo di milioni di pezzi, a mio parere la cosa è improponibile , i fori li hai trovati un pochetto storti perché probabilmente l'asse del perno di foratura del controstampo si era spostato leggermente a causa dell'usura .
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Re: ABC - Sedi inneschi
In effetti...
- OLD1973
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Re: ABC - Sedi inneschi
Ecchime: ho guardato col monocolo la lavorazione del metallo in prossimità dei fori di vampa e le pareti verticali dei fori di vampa, in effetti posso assicurare che non sono stati realizzati per asportazione di truciolo, ma piuttosto per estrusione. Comunque massimo rispetto per i macchinari dell'epoca: esecuzioni eccellenti!!!
Almeno su quelli che ho potuto esaminare.....
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Old1973
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Re: ABC - Sedi inneschi
In effetti è una domanda che mi torna alla mente ogni tanto quando penso al Berdan....
Da metalmeccanico conosco bene i problemi nella realizzazione di fori così piccoli, tenete conto che fabbricare delle punte di queste dimensioni è molto problematico. L'acciaio impiegato deve essere eccellente per reggere lo sforzo di torsione e le geometrie dell'elica e dell'affilatura estremamente corrette per garantire una durata accettabile ed un diametro di foratura compatibile con quello nominale della punta.
Con le moderne tecnologie, trattamenti termici ed evoluzione delle leghe i risultati sono stupefacenti anche se solo con un buon microscopio ci si rende conto della complessità della realizzazione. Pensare che un secolo fà siano stati in grado di realizzare una produzione di massa su questi diametri mi lascia dubbioso... il fatto che poi ci si riferisca a lavorazioni da applicare a decine di milioni di pezzi (x 2!!!) fa salire ancora di più questo dubbio.
Plausibile l'uso di punzoni temperati montati a coppie su un apposito supporto che realizzano la foratura su bossoli portati ad una temperatura ottimale per aumentarne la plasticità facilitando la penetrazione.
Dalla parte interna, nella camera a polvere, si dovrebbero vedere delle bave più o meno pronunciate che si protungono dai bordi dei fori. Usando un contropunzone che sostiene dall'interno il bossolo ed ha i fori di ricezione di adeguato diametro si può ridurre fino ad annullare le bave prodotte. (la regola aurea chiede un decimo di mm di gioco ogni mm di spessore da perforare).
Per controllare se i fori sono eseguiti a dovere o si è rotto un punzone l'unico sistema che mi viene in mente adesso applicabile ad una produzione di serie è soffiare all'interno del bossolo. Se i passaggi sono corretti la pressione rimane bassa, se sono mancanti od ostruiti la pressione sale attivando un pressostato pretarato. Un giochetto del genere è possibile applicarlo alla catena produttiva in movimento senza penalizzare i ritmi di produzione.
Ovviamente aspetto notizie da chi avesse dati certi in appoggio o contrasto in merito a quanto da me supposto.
Da metalmeccanico conosco bene i problemi nella realizzazione di fori così piccoli, tenete conto che fabbricare delle punte di queste dimensioni è molto problematico. L'acciaio impiegato deve essere eccellente per reggere lo sforzo di torsione e le geometrie dell'elica e dell'affilatura estremamente corrette per garantire una durata accettabile ed un diametro di foratura compatibile con quello nominale della punta.
Con le moderne tecnologie, trattamenti termici ed evoluzione delle leghe i risultati sono stupefacenti anche se solo con un buon microscopio ci si rende conto della complessità della realizzazione. Pensare che un secolo fà siano stati in grado di realizzare una produzione di massa su questi diametri mi lascia dubbioso... il fatto che poi ci si riferisca a lavorazioni da applicare a decine di milioni di pezzi (x 2!!!) fa salire ancora di più questo dubbio.
Plausibile l'uso di punzoni temperati montati a coppie su un apposito supporto che realizzano la foratura su bossoli portati ad una temperatura ottimale per aumentarne la plasticità facilitando la penetrazione.
Dalla parte interna, nella camera a polvere, si dovrebbero vedere delle bave più o meno pronunciate che si protungono dai bordi dei fori. Usando un contropunzone che sostiene dall'interno il bossolo ed ha i fori di ricezione di adeguato diametro si può ridurre fino ad annullare le bave prodotte. (la regola aurea chiede un decimo di mm di gioco ogni mm di spessore da perforare).
Per controllare se i fori sono eseguiti a dovere o si è rotto un punzone l'unico sistema che mi viene in mente adesso applicabile ad una produzione di serie è soffiare all'interno del bossolo. Se i passaggi sono corretti la pressione rimane bassa, se sono mancanti od ostruiti la pressione sale attivando un pressostato pretarato. Un giochetto del genere è possibile applicarlo alla catena produttiva in movimento senza penalizzare i ritmi di produzione.
Ovviamente aspetto notizie da chi avesse dati certi in appoggio o contrasto in merito a quanto da me supposto.
Io (ne) ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione;
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire. (Blade Runner)
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- Andrea58
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Re: ABC - Sedi inneschi
Il fatto che nei berdan vecchi a volte si noti una non perfetta esecuzione mi fa pensare che il punzone eseguisse un foro per volta. Possibile che punzonasse e poi ruotasse di 180° per il passaggio successivo o che fosse il bossolo a ruotare. Questo renderebbe plausibile la non perfetta posizione dei fori che se eseguita con un punzone a 2 "corna" non sarebbe possibile perchè vorrebbe dire che è il punzone sbagliato dall'inizio. Non dimentichiamo poi che le macchine dedicate erano obbligatoriamente meccaniche (niente elettronica o pneumatica evoluta) percui per ovviare alle ovvie lentezze si agisce aumentanto il numero delle stazioni di lavoro.
Questo comporta ovviamente l'aumento della possibilità di errori.
Ipotizzo che quanto detto da Riccardo sulla "prova foro" sia corretto, le macchine provatrici attuali funzionano con lo stesso principio. Soffi e se la pressione è giusta passi, altrimenti vieni scartato. Credo potesse funzionare anche come avviso di anomalie sulla linea, troppi scarti uguale a punzone rotto o deteriorato.
Questo comporta ovviamente l'aumento della possibilità di errori.
Ipotizzo che quanto detto da Riccardo sulla "prova foro" sia corretto, le macchine provatrici attuali funzionano con lo stesso principio. Soffi e se la pressione è giusta passi, altrimenti vieni scartato. Credo potesse funzionare anche come avviso di anomalie sulla linea, troppi scarti uguale a punzone rotto o deteriorato.