Misteriosa mina tedesca in alluminio

[AndreaBG]

Visto il richiamo su Facebook da parte di Stecol
Vedo di porre anche qui il quesito

Qualcuno sa qualcosa su questa mina tedesca WW2 in alluminio? Ne è mai uscita una fra ritrovamenti ed opere di bonifica? Per quello che ne so io compare solo su certi manuali alleati.

Il che mi fa venire un dubbio, è esistita davvero? Non sarebbe la prima volta in cui certe librette toppano o fanno un po' di confusione.
Dai testi se ne parla come un qualcosa di improvvisato ma la vedo dura creare il guscio di alluminio sul campo con i vari spazi per la carica, gli accenditori, sagomare il coperchio su misura del corpo con i vari fori per sfilare il traversino di sicurezza dei druckzünder ecc...

Non mi pare esattamente un IED insomma

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[stecol]

Improvvisato o di circostanza non significa che non possa essere un prodotto semindustriale o addirittura industriale ....

Panzermine Aluminium (o AL, non A1)

Durante le operazioni in Nord Africa durante la II G.M., un ufficiale tedesco, il maggiore Thomas, progettò una mina anticarro che fu messa in produzione a Tunisi utilizzando rottami di alluminio, (con tutte le carcasse di aerei, abbondavano).
In pratica la prima mina "green" della storia ....

Questa mina anticarro controcingolo funzionante a pressione, fu denominata mina anticarro di alluminio. L'ordigno ha un involucro discoidale alto 65 mm, in lamiera d'alluminio dello spessore di 3-4 mm, contenente tre cartucce di TNT da 200 g tipo Sprengkörper 28, utilizzate come booster, e la carica principale composta da una polvere grigia che dovrebbe essere Cheddite, ma si ha notizia anche di caricamenti a base di TNT in scaglie o Ammonal.

Sul lato superiore dell'involucro, un disco di alluminio poggiato sull'involucro e bloccato all'involucro tramite tre appendici, sono ricavati tre fori da 20 mm, chiusi da carta adesiva marrone quando non sono utilizzati, in corrispondenza con le tre cartucce di TNT. Questi vani sono destinati ad ospitare altrettanti accenditori a pressione Druckzünder 35 (D.Z. 35) muniti di detonatore Sprengkapsel No. 8.
Secondo alcune fonti sono stati utilizzati anche accenditori a pressione T.Mi.Z. 42.

Al di sopra dell'involucro e degli accenditori è appoggiato un coperchio di pressione avvolgente dello spessore di 3-4 mm, con fianchi alti 7-8 cm caratterizzati dalla presenza di tre profonde asole trapezoidali, necessarie per accedere alle copiglie di sicurezza degli accenditori. Questa mina è stata utilizzata soltanto in Nord Africa.

Dati stimati
Altezza 120 mm
Diametro 320 mm
Peso totale 7500 g
Peso esplosivo 4700 g

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[AndreaBG]

Grazie mille Stecol!

[Andrea58]

Si impara sempre qualcosa di nuovo

[lukino]

Ottima spiegazione Stecol...quindi ci toccherà andare in Africa per trovarne una..mannaggia la vedo un pò dura allora..

LUK

[stecol]

Una fonte recita che potrebbero essere state realizzate e utilizzate anche in Europa, ma francamente nel 1943 erano già in servizio le Holzmine 42 e stavano arrivando altri modelli che economizzavano materie prime e/o mano d'opera.
L'alluminio, anche in forma di rottame, era meglio utilizzarlo per manufatti più pregiati di una mina e se in Africa non sapevano che farci con le carcasse di aereo, in Europa si riciclava tutto.

[Eniac]

minchia, 4700gr di esplosivo, se ci passava sopra un cristiano non ne trovavano neanche un pezzetto..

[OLD1973]

Essendo una controcarro avrà avuto una soglia di attivazione alla pressione elevata, ben oltre quella del fante affardellato.

[Eniac]

In effetti ho letto, non ricordo dove, che le anticarro erano tarate per un peso dai 300kg in su...una bella botta comunque.

[stecol]

Discorso in generale giusto, soprattutto per le mine moderne, ma in questo caso non era applicabile perché i Druckzünder 35 erano tarati tra i 30 e i 75 kg a seconda della versione; quindi poteva essere poco salutare passeggiare in un campo minato allestito con Panzermine AL.

Se fosse verificato anche l'utilizzo dei Tellerminezünder 42, la soglia si eleverebbe a 110-150 Kg, sempre bassa ma che almeno permetterebbe la bonifica in relativa sicurezza.