Ciao Old...
Andando con ordine, ti mando i miei migliori auguri per uno splendido 2014 , auguri che rinnovo a tutti gli utenti, moderatori ed amministratori...
A seguire, rispondo al primo quesito, ovvero se esistono munizioni per prove forzate in artiglieria pesante.
Le artiglierie ( canna, otturatori e gruppi di recupero) vengono collaudate a pressioni diverse volte superiori a quelle di esercizio, anche se con alcuni distinguo rispetto alle armi leggere.
Le cariche impiegate nelle prove forzate , siano esse pre-impostate o variabili, ovvero per munizionamenti fissi, semifissi o separati, sono addizionate e superate rispetto alla quantita' standard, per sollecitare tutti gli organi che ho citato e per osservare effetti sulle traiettorie e gittate ma principalmente per constatare variazioni in diametri anche impercettibili, sulle meccaniche e sulla canna.
A differenza delle prove forzate sulle armi portatili, dove si sovradimensionano le palle camiciate in rame, le munizioni per le prove forzate in artiglieria sono solo leggermente sovradimensionate in diametri ma principalmente questo avviene in pesi maggiorati della munizione e nelle corone di forzamento, sia nello spessore che nelle dimensioni longitudinali, per conferire maggiore tenuta dei gas e aumentare i valori pressori interni nella canna stessa.
Attraverso una serie di esperienze con cariche maggiorate, cariche con vivacita' esasperate, munizioni piu' pesanti e con corone di forzamento molto piu' larghe e spesse, si arrivano a verificare e stabilire gli standard di lavoro ottimali, quelli di esercizio massimo e le sollecitazioni di rottura, oltre a diversi dati sulle gittate massime, medie e ottimali e relative dispersioni delle granate sui bersagli.
I segni che tu hai riscontrato sulla granata non credo siano relativi a quella tipologia di granate di studio, perche' le stesse venivano nella maggior parte recuperate e studiate ma si riferiscono a munizioni ordinarie.
A volte succede che per tolleranze meccaniche o per difetti di costruzione delle munizioni, che poi sono sempre tolleranze positive, alcune munizioni risultino diciamo intagliate dalle rigature...ma sono solo effetti secondari.
Posso citarti le munizioni delle armi rigate senza rinculo ( ad esempio il cannone americano S.R. M40 da 106mm), che nella granata HE aveva una corona di forzamento in acciaio preintagliata, per ridurre l'attrito nella canna stessa, non generare alte pressioni di esercizio e contribuire a mantenere l'equilibrio pressorio che manteneva neutre le forze di rinculo di tali armi...bene, queste munizioni, sparate e recuperate, spesso risultavano incise dalla rigatura, nel bicchiere della granata.
Nella cattedrale di San Lorenzo a Genova vi è una granata da 381 inglese( 15 pollici) sparata, recuperata ed inertizzata dopo il bombardamento navale della citta', da parte degli inglesi, nel secondo conflitto mondiale.
Come puoi notare sul corpo vi è traccia delle rigature della canna, cosa abbastanza normale, come si evince dalla foto che allego.

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- 576px-Unexploded_shell_in_the_cathedral_in_Genoa_(Italy).jpg (78.97 KiB) Visto 319 volte
Lo stesso effetto di intaglio l'ho osservato sul terreno anche su munizioni piu' recenti, ad esempio granate da 155mm.
Ciao Francesco
L'arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro.
Leonardo da Vinci