Dalla casuale denuncia di un polesano gli inquirenti sono risaliti a un italiano nato in Puglia ma residente all'estero che deteneva tra Ferrara e Parma qualcosa come 15 baionette, 3 pugnali oltre a quello venduto al nostro concittadino



Rovigo - Quindici baionette sequestrate oltre a 3 pugnali e un dispositivo di lancio per granate su cui è ancora in corso una perizia. Ma anche due denunce e tre Questure coinvolte: sono i numeri di una vasta operazione di indagine che ha visto in prima linea la divisione di Polizia amministrativa, sociale e dell'immigrazione diretta dalla dottoressa Rossella Canato e in particolare l'ufficio armi congiuntamente ai colleghi di Ferrara e Parma.
I fatti: nell'ottobre dello scorso anno, dopo averlo acquistato a una fiera militare a Ferrara un cittadino polesano si reca in Questura per chiedere come regolarizzare un pugnale del modello in dotazione all'esercito inglese nella Seconda guerra mondiale. Qui per lui, l'amara sorpresa del sequestro ma soprattutto della denuncia non avendo porto d'armi, nulla osta specifici o altri titoli per detenere il coltello. 1
L'indagine che parte per risalire al venditore porta subito a Ferrara dove l'arma era stata venduta: il 7 febbraio scorso, in occasione di una nuova fiera e su autorizzazione del pm Ciro Alberto Savino, scatta la perquisizione al furgone che si sospetta possa dare risposte utili al riscontro. In effetti, a bordo del mezzo, di proprietà di un italiano nato in Puglia ma residente all'estero in un Paese comunitario, i poliziotti trovano 10 baionette e 3 pugnali, uno tra le altre cose identico a quello acquistato dal polesano.
In terza battuta la scena si sposta quindi a Parma, dove il venditore dispone di un garage adibito a deposito e dove sono custodite altre 5 baionette - alcune di epoca compresa tra i due conflitti mondiali, altre più moderne in dotazione attualmente all'esercito Usa e un dispositivo per il lancio di granate compatibile con il fucile mitragliatore modello Beretta Bm 59 "Fal", ancora in uso alle forze armate del nostro Paese.
Il soggetto viene quindi indagato per cessione di pugnale a persona priva di autorizzazione 2, detenzione in difetto di denuncia di armi all'autorità competente e trasporto senza licenza e avviso di armi. Pesanti le pene previste dal codice: fino a un anno (6 mesi invece per l'incauto acquirente) per i reati di cui sopra ma la posizione potrebbe ulteriormente aggravarsi - arrivando addirittura a un massimo di 8 anni - se la perizia in corso sul lanciagranate delineerà il reato di possesso senza denuncia di arma da guerra 3.
1) decidiamoci, se vengo per denunciare un pugnale e poi mi denunci perchè detengo un coltello mi sminuisci. [icon_246
2) questo è un'altro reato che non conoscevo come il punto 3. Leggo, ragiono e poi traggo le logiche conclusioni. Per non incorrere nel reato di illecito possesso di arma da guerra ...basta denunciarle. ma non me lo potevano dire subito. Corro subito a denunciare il Flak 88 che ho in giardino e mentre ci sono regolarizzo pure il mortaio e le varie mitragliatrici. E poi io ho pure un titolo per la detenzione percui.....
Certo che 'sto polesano è proprio un fesso ad andare a denunciare un pugnale. Se fosse andato in giro con un piccone come Kabobo non avrebbe avuto tante grane.
Come da titolo però adesso mi sento molto più tranquillo. Dopo questo spiegamento di forze per sequestrare delle baionette sono sicuro che la malavita è in ginocchio. Anzi per la paura andranno tutti a costituirsi..o no???
Che sciocco

