Forse è una cosa arcinota ai più ma per me è stata una piacevole sorpresa.
Ho trovato nell'aceto bianco una valida alternativa all'elettrolisi per pulire i pezzi.
Il procedimento è più lungo, i pezzi vanno lasciati a bagno per almeno una settimana ma il risultato è decente a mio avviso.
Da usare su pezzi in ferro e ghisa senza vernice da salvare, l'aceto rende l'ottone rosa (!)
Qualche foto pre e post bagno nell'aceto, spazzolata, olio e spray trasparente opaco.
Qualcun altro usa questo metodo?
Aceto come alternativa all'elettrolisi
- AndreaBG
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Aceto come alternativa all'elettrolisi
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- Andrea58
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Re: Aceto come alternativa all'elettrolisi
Io vado prevalentemente di acidi. Per la sipe che è "tosta" anche una soluzione di acido cloridrico va bene per il resto ossalico o direttamente spazzole metalliche.
Per l'elettrolisi non ho un amore sviscerato. Sarà perchè l'ultima volta mi sono dimenticato un pezzo x una settimana ed ho trovato un bellissimo merletto??
Comunque se con l'ottone affiora il rosso del rame ovvio al problema con una successiva spazzolata con spazzola inox a fili lunghi e morbidi
Per l'elettrolisi non ho un amore sviscerato. Sarà perchè l'ultima volta mi sono dimenticato un pezzo x una settimana ed ho trovato un bellissimo merletto??
Comunque se con l'ottone affiora il rosso del rame ovvio al problema con una successiva spazzolata con spazzola inox a fili lunghi e morbidi
- thymallus
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Re: Aceto come alternativa all'elettrolisi
A me piace lasciare la patina e quindi vado di elettrolisi o spazzole rotanti di acciaio, l'aceto rende i pezzi non gradevoli.
- AndreaBG
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Re: Aceto come alternativa all'elettrolisi
Magari sono io che ho sempre cannato con l'elettrolisi... però mi sembra il metodo che più porta il metallo a nudo, annientando la patina.
Lo uso ancora ma solo su pezzi davvero molto corrosi o con incrostazioni dure a morire
Ora come ora sono abbastanza soddisfatto dell'aceto, anche per il fatto di non dover maneggiare soda caustica e avere a che fare con i vapori.
Poi beh, ognuno ha i suoi gusti riguardo pulizia e conservazione
- Centerfire
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Re: Aceto come alternativa all'elettrolisi
Ta-dànnn... Eccomi!
Negli anni ho provato svariate tecniche per la pulizia ed il mantenimento dei pezzi di scavo e non. Forte della mia esperienza lavorativa nella meccanica e come armiere di sezione ho potuto valutare diverse cosette...
Innanzi tutto l'intensità della pulizia dipende principalmente dai gusti del proprietario, si va da quelli che infilano tutto nella sabbiatrice a coloro che spolverano con un pennello morbido.
La sabbiatrice o pallinatrice è impressionante, velocissima toglie qualsiasi cosa sia ossido o sporco. Ha solo un piccolo difetto, il pezzo così trattato è praticamente morto, ucciso col plotone di esecuzione. Anonimo e privo di qualsivoglia patina storica.
Poi ogni metallo vuole un suo intervento specifico, impossibile usare la stessa cosa su tutto, o distruggi o non funziona!
Il lavaggio è il primo passaggio, per togliere terriccio e sporco, acqua pura e sapone di marsiglia con un pennello od un vecchio spazzolino da denti funzionano onestamente.
Se non volete aspettare asciugate col phon...
Le azioni da intraprendere sono principalmente di due tipologie: ad umido ed a secco.
Nelle prime si usano liquidi dall'acqua al diluente all'acido più o meno forte fino ad arrivare all'elettrolitico.
Richiedono poca fatica ma hanno un basso livello di discriminazione, specialmente gli acidi si fermano solo quando non c'è più niente da mangiare...
Nelle seconde si usano vari tipi di utensili per asportare le ossidazioni ed i depositi calcarei, sono più lente e richiedono impegno e manualità ma ti consentono di regolare con cura la profondità di intervento e decidere quando fermarsi.
Il sistema più soft usa la paglietta da cucina, quella di filo finissomo fatta a bigodino e via per gradi fino ad arrivare al livello hard della sabbiatrice.
Si usano anche molto le spazzoline a fili di acciaio (non ottone perché lascia depositi e colora il pezzo!!!) che eliminano le crosticine più friabili ma non funzionano su ruggine profonda e ossidazioni tenaci delle leghe del rame.
Si possono usare anche le tele abrasive ma richiedono molta esperienza, grana fine (superiore a 320) ed in bagno di petrolio. Possono essere risolutive ma puzzi per una settimana!
Generalmente si arriva ad un buon compromesso e risultato impiegando oculatamente ambedue le tecniche, ad umido ed a secco. Secondo me la cosa importante è salvare la Storia che il pezzo possiede perché ne sia testimonianza e continui a farlo nel futuro.
Inserisco una serie di immagini relative a due diversi recuperi, a mò di esempio: Manca un'ultima foto dove si vede un bel bossolo lustro che ha ancora la sua dignità...
Questo sotto invece è un lavoro più profondo, ho cercato di rendere la forma laddove era andata persa a causa delle vicissitudini...
Lo scarso valore di questi pezzi mi ha dato modi di sperimentare diverse tecniche, i fondelli delle segnalazioni tedesche sono stati puliti con la spazzolina e la pulizia generale è stata fatta con un bagno nel decalcificante diluito seguendo in diretta i progressi...
Argomento vastissimo, ci sarebbe da scrivere un libro.. e forse lo hanno già fatto!
Ah, attenzione all'alluminio nell'aceto, se lo magna come fosse Nutella!
Ci ho perso un pezzo, così...
Negli anni ho provato svariate tecniche per la pulizia ed il mantenimento dei pezzi di scavo e non. Forte della mia esperienza lavorativa nella meccanica e come armiere di sezione ho potuto valutare diverse cosette...
Innanzi tutto l'intensità della pulizia dipende principalmente dai gusti del proprietario, si va da quelli che infilano tutto nella sabbiatrice a coloro che spolverano con un pennello morbido.
La sabbiatrice o pallinatrice è impressionante, velocissima toglie qualsiasi cosa sia ossido o sporco. Ha solo un piccolo difetto, il pezzo così trattato è praticamente morto, ucciso col plotone di esecuzione. Anonimo e privo di qualsivoglia patina storica.
Poi ogni metallo vuole un suo intervento specifico, impossibile usare la stessa cosa su tutto, o distruggi o non funziona!
Il lavaggio è il primo passaggio, per togliere terriccio e sporco, acqua pura e sapone di marsiglia con un pennello od un vecchio spazzolino da denti funzionano onestamente.
Se non volete aspettare asciugate col phon...
Le azioni da intraprendere sono principalmente di due tipologie: ad umido ed a secco.
Nelle prime si usano liquidi dall'acqua al diluente all'acido più o meno forte fino ad arrivare all'elettrolitico.
Richiedono poca fatica ma hanno un basso livello di discriminazione, specialmente gli acidi si fermano solo quando non c'è più niente da mangiare...
Nelle seconde si usano vari tipi di utensili per asportare le ossidazioni ed i depositi calcarei, sono più lente e richiedono impegno e manualità ma ti consentono di regolare con cura la profondità di intervento e decidere quando fermarsi.
Il sistema più soft usa la paglietta da cucina, quella di filo finissomo fatta a bigodino e via per gradi fino ad arrivare al livello hard della sabbiatrice.
Si usano anche molto le spazzoline a fili di acciaio (non ottone perché lascia depositi e colora il pezzo!!!) che eliminano le crosticine più friabili ma non funzionano su ruggine profonda e ossidazioni tenaci delle leghe del rame.
Si possono usare anche le tele abrasive ma richiedono molta esperienza, grana fine (superiore a 320) ed in bagno di petrolio. Possono essere risolutive ma puzzi per una settimana!
Generalmente si arriva ad un buon compromesso e risultato impiegando oculatamente ambedue le tecniche, ad umido ed a secco. Secondo me la cosa importante è salvare la Storia che il pezzo possiede perché ne sia testimonianza e continui a farlo nel futuro.
Inserisco una serie di immagini relative a due diversi recuperi, a mò di esempio: Manca un'ultima foto dove si vede un bel bossolo lustro che ha ancora la sua dignità...
Questo sotto invece è un lavoro più profondo, ho cercato di rendere la forma laddove era andata persa a causa delle vicissitudini...
Lo scarso valore di questi pezzi mi ha dato modi di sperimentare diverse tecniche, i fondelli delle segnalazioni tedesche sono stati puliti con la spazzolina e la pulizia generale è stata fatta con un bagno nel decalcificante diluito seguendo in diretta i progressi...
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Io (ne) ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione;
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire. (Blade Runner)
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È tempo di morire. (Blade Runner)
- sniper
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Re: Aceto come alternativa all'elettrolisi
Salve, per la ruggine se è leggera uso aceto, altrimenti uso DESCAL RUST, per ottone e rame Sidol.
FUOCO A VOLONTA'